Un nuovo scenario culturale e normativo
Il contesto della sostenibilità sta vivendo un momento di profonda trasformazione. Non è più tempo di racconti ispirazionali, né di dichiarazioni “a effetto”: oggi la sostenibilità entra nel cuore della strategia aziendale, e con essa anche nel linguaggio, nei contenuti e nell’architettura della comunicazione corporate.
Per anni la sostenibilità è stata una parola magica: ricca di promesse, ma anche di ambiguità. I brand la usavano per posizionarsi su tematiche valoriali, le imprese la rincorrevano con report e acronimi tecnici – ESG, GRI, SBTi –. che, seppur fondamentali per il reporting, hanno finito per allontanare la sostenibilità dal business e dalle persone.
Oggi quel tempo sembra finito. La rielezione di Donald Trump ha rappresentato una chiara inversione di rotta rispetto al racconto mainstream sulla sostenibilità. E se questa transizione è partita oltreoceano, è coincisa – almeno temporalmente – con svolta anche in Europa: nonostante la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e i nuovi standard ESRS abbiano imposto regole più stringenti alle aziende quotate e grandi imprese, l’Unione ha scelto di allentare alcuni obblighi con la cosiddetta “proposta Omnibus”. Una mossa che – nel tentativo di alleggerire la pressione competitiva in un contesto geopolitico sempre più complesso– ha innescato dubbi e incertezze. D’altra parte, l’Unione Europa non ha alcuna intenzione di abbandonare del tutto l’aspirazione a rimanere alla guida della transizione green, come dimostra la direttiva europea sui Green Claims, che introdurrà obblighi stringenti su trasparenza e verificabilità delle affermazioni ambientali: il rischio di greenwashing non è più solo reputazionale, ma anche legale.
Purpose – Strategy – Performance: il nuovo asse narrativo
Questi mutamenti in ambito politico, culturale e normativo portano le aziende a chiedersi come rimodulare la propria comunicazione di sostenibilità? Come riformulare la propria narrazione?
Le aziende che vogliono emergere devono tornare a un linguaggio concreto, orientato al business e basato sul Purpose. È il Purpose, infatti, a indicare la direzione strategica, a connettere la dimensione economica con quella sociale e ambientale, a orientare le scelte e a generare fiducia. Da qui si snoda una narrazione che deve saper spiegare le scelte strategiche, i rischi considerati, le opportunità colte e, soprattutto, i risultati raggiunti.
In questo contesto, il sito corporate assume un ruolo centrale. Non è più solo una vetrina istituzionale, ma diventa il luogo dove l'azienda può raccontare in modo coerente e trasparente il proprio impegno verso la sostenibilità. Per farlo, è necessario che la narrazione sia costruita attorno a un asse chiaro che ruota attorno a:
- Purpose: lo scopo ultimo dell’azienda, che risponde agli interessi di tutti gli stakeholder.
- Strategy: le leve e le priorità strategiche per il business e, a tendere, per realizzare il Purpose.
- Performance: i risultati – economici, ambientali, sociali – che dimostrano il valore generato.
In questo modo, iI sito può mostrare come la sostenibilità sia parte integrante del modello di business e non un elemento accessorio.
Il sito corporate come hub strategico per il racconto della sostenibilità
Questa struttura narrativa, se ben articolata, consente di superare la dicotomia tra comunicazione e reporting, favorire una lettura integrata della sostenibilità come fattore competitivo; e creare una narrazione che parli a tutti gli stakeholder: investitori, ma anche a talenti, clienti, media, istituzioni e comunità locali, adattandosi ai diversi pubblici senza perdere coerenza.
La struttura narrativa si riflette anche nell’architettura informativa del sito corporate, che deve essere ripensato a partire da alcune funzioni chiave:
- Integrare sostenibilità e business: le informazioni ESG non sono un silo in una sezione “Sostenibilità” a sé stante, ma parte integrante delle sezioni “Chi siamo”, “Governance”, “Strategia”, “Investor Relations”.
- Mappare i contenuti per stakeholder: ogni sezione dovrebbe rispondere a domande specifiche per i diversi pubblici. Nelle sezioni narrative pensate per uno specifico stakeholder, sarà necessario arricchire le informazioni disponibili inserendo quei contenuti legati alla sostenibilità che, siano essi strettamente connessi alle attività aziendali o meno, risultano significativi per il pubblico di riferimento, che si tratti di investitori, professionisti in cerca di opportunità, media o realtà territoriali.
- Rendere i dati accessibili: visualizzazioni intuitive, storytelling data-driven e aggiornamenti regolari rafforzano la trasparenza e migliorano l’esperienza utente.
- Evitare dichiarazioni vaghe: le affermazioni valoriali devono essere supportate da azioni, numeri, evidenze.
Trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo, insieme
In un contesto in continua evoluzione, dove la sostenibilità non è più solo un imperativo etico ma una leva strategica, le aziende si trovano di fronte alla sfida di comunicare in modo autentico, coerente e trasparente. Il sito corporate diventa così il fulcro di una narrazione che deve riflettere non solo gli impegni, ma anche i risultati concreti e la visione a lungo termine dell'impresa.
In Message ci proponiamo come il partner ideale per accompagnare le aziende in questo percorso complesso e stimolante. Offriamo un supporto completo che va dalla consulenza sulla sostenibilità alla definizione del purpose aziendale, fino alla progettazione e realizzazione di siti corporate che integrano strategia, performance e storytelling. Il nostro approccio multidisciplinare ci consente di tradurre obiettivi sostenibili in comunicazioni efficaci, creando piattaforme digitali che rispecchiano la vera essenza dell'azienda e ne valorizzano l'impegno verso un futuro responsabile. Scegliere Message significa intraprendere un percorso di trasformazione che rende la sostenibilità un elemento distintivo e competitivo, capace di rafforzare la reputazione aziendale e di costruire relazioni solide con tutti gli stakeholder.
