Nel contesto nazionale la parità di genere rimane una questione etica e sociale rilevante, come confermato dalle significative condizioni di svantaggio delle donne nel nostro Paese nell’ambito lavorativo, familiare e sociale.
Citando alcuni dati relativi al solo contesto lavorativo, nel 2023 il tasso di occupazione femminile è stato pari al 52,5% rispetto al 70,4% degli uomini, mentre le assunzioni femminili hanno rappresentato il 42,3% del totale. Il gap retributivo di genere è stato di oltre venti punti percentuali rispetto agli uomini e solo il 21,1% dei dirigenti e il 32,4% dei quadri era donna1.
La parità di genere non si riduce però solamente a una questione sociale o etica: rappresenta anche un fattore strategico, normativo e reputazionale per le imprese che guardano al presente e al futuro.
Con la pubblicazione della prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, che definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, le organizzazioni dispongono oggi di uno strumento concreto per misurare, migliorare e comunicare i propri progressi in questo ambito.
Il contesto normativo
La parità di genere è riconosciuta come priorità a livello globale, europeo e nazionale.
E’ stata inclusa dalle Nazioni Unite tra i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) per il 2030, l’Unione Europea ha promosso lo Strategic Engagement sulla Gender Equality (2016-2019) e la Gender Equality Strategy 2020-2025, e in Italia, la Strategia Nazionale per la Parità di Genere 2021-2025, collegata al PNRR, ha fissato obiettivi concreti per ridurre i divari e favorire l’inclusione.
In questo quadro, la UNI/PdR 125:2022 è stata elaborata dal Tavolo di lavoro previsto dal PNRR - Missione 5 “Inclusione e Coesione” - coordinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità in sinergia con i Ministeri competenti.
Cos’è la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere
La UNI/PdR 125:2022 stabilisce i requisiti per un sistema di gestione della parità di genere applicabile a organizzazioni pubbliche e private. Introduce un insieme di indicatori di performance (KPI) misurabili, pertinenti e comparabili, pensati per guidare le imprese nel miglioramento delle proprie politiche di inclusione e uguaglianza.
La prassi individua sei aree strategiche di valutazione, che rappresentano le principali dimensioni di un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere.
Le aree:

Ogni area concorre a uno score complessivo massimo di 100 punti. Per ottenere la certificazione è necessario raggiungere almeno il punteggio minimo del 60%, valutato sulla base di KPI di natura quantitativa (per esempio, variazioni percentuali su dati interni) e qualitativa (come la presenza o assenza di pratiche e policy).
La certificazione, rilasciabile esclusivamente da organismi accreditati, ha validità triennale e prevede un monitoraggio annuale.
Gli elementi chiave della norma
La UNI/PdR 125:2022 traduce i principi di parità di genere in azioni concrete e obiettivi misurabili, offrendo alle aziende una guida pratica per integrare l’inclusione nei processi decisionali e nella gestione quotidiana. Tra gli aspetti fondamentali previsti dalla norma, vi sono:
- Piano strategico e valori aziendali: definizione e implementazione di un piano strutturato che promuova un ambiente di lavoro inclusivo e fondato su valori coerenti e una cultura paritaria.
- Politiche di inclusione e tutela della genitorialità: adozione di misure che garantiscano un’equa rappresentanza dei generi, con attenzione specifica alla tutela della maternità, paternità e la promozione di strumenti di flessibilità e conciliazione vita-lavoro come leve per un ambiente più equo.
- Formazione e comunicazione: attivazione di programmi di sviluppo delle competenze, percorsi di sensibilizzazione e campagne di comunicazione interna ed esterna per prevenire bias e discriminazioni.
- Governance dedicata: istituzione di presidi organizzativi interni (come comitati) incaricati di gestire, monitorare e rendicontare le azioni a favore della parità di genere.
- Risorse dedicate: allocazione di budget, processi e obiettivi specifici a supporto di progetti e iniziative per l’inclusione.
- Crescita e leadership: definizione di processi di gestione e sviluppo delle risorse umane a favore dell'inclusione, della parità di genere e dell’integrazione nei diversi stadi che caratterizzano il ciclo di vita di una risorsa nell’organizzazione, nonchè in relazione all’accesso neutrale dei generi ai percorsi di carriera e di crescita interni, nei ruoli di leadership e nelle posizioni decisionali.
- Equità retributiva: monitoraggio costante e riduzione del differenziale retributivo attraverso KPI chiari e verificabili secondo la logica del total reward (comprendente, quindi, anche compensi non monetari quali sistemi di welfare e well-being).
Questi elementi, indicati nelle diverse aree di valutazione, permettono di misurare il grado di maturità delle organizzazioni, adottando misure di rimedio - se necessarie - al fine di rafforzare la cultura aziendale volta all’inclusione.
I vantaggi per le imprese
Ottenere la Certificazione di Parità di Genere, oltre a rafforzare immagine e reputazione aziendale, consente di accedere a benefici tangibili, quali:
- Benefici economici: Accesso a un esonero contributivo fino all’1% dei versamenti previdenziali a carico del datore di lavoro, con un tetto massimo di 50.000 euro annui per azienda.
- Attrazione e retention dei talenti: Un ambiente di lavoro inclusivo attira professionisti qualificati, riduce il turnover e favorisce l’innovazione.
- Maggiore competitività nei bandi: Ottenimento di punteggi aggiuntivi nella valutazione di progetti finanziati con fondi nazionali ed europei e nei bandi pubblici, con più possibilità di successo e accesso prioritario a investimenti e finanziamenti.
- Reputazione e fiducia: Comunicare in modo trasparente l’impegno per l’inclusione rafforza la credibilità dell’impresa agli occhi di clienti, investitori e comunità.
- Compliance normativa: Allineamento alle normative, come la Legge n.162/2021 sulla parità salariale e gli obblighi di rendicontazione per le aziende oltre i 50 dipendenti.
Come Message può supportare la tua impresa
Affrontare il percorso verso la certificazione UNI/PdR 125:2022 richiede metodo, competenze e una visione chiara. Il team di Message affianca le organizzazioni passo dopo passo, trasformando l’obbligo normativo in un’opportunità di crescita e innovazione.
Il nostro percorso di accompagnamento si basa su questi step:
