L’analisi dei rischi rappresenta un elemento cruciale per la gestione strategica delle organizzazioni, in particolare nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente attenzione verso i rischi ESG (ambientali, sociali e di governance).
La recente direttiva europea Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD, ne abbiamo parlato qui) impone alle grandi imprese obblighi stringenti in materia di rendicontazione della sostenibilità, richiedendo una valutazione approfondita degli impatti, dei rischi e delle opportunità di sostenibilità e l’integrazione di tali aspetti all’interno dell’operatività aziendale. Questo cambiamento normativo, in combinato con la direttiva Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) non solo mira a promuovere una maggiore trasparenza, ma ridefinisce il modo in cui le aziende sono chiamate a gestire i propri rischi ESG, modificandone in modo sensibile i processi interni e le strutture decisionali.
Cosa sono i rischi ESG?
I rischi ESG rappresentano minacce potenziali derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance che possono influenzare la performance, la reputazione e la continuità operativa di un’organizzazione.
Questi rischi si suddividono in tre categorie principali.
- I rischi ambientali includono quelli derivanti da questioni quali il cambiamento climatico, l’inquinamento, la gestione inefficiente delle risorse naturali e la perdita di biodiversità. Tali rischi possono comportare costi elevati, danni reputazionali e restrizioni normative per le aziende non conformi agli standard di sostenibilità. Inoltre, in particolare in relazione ai rischi legati al cambiamento climatico, occorre distinguere due ulteriori macrocategorie: rischi fisici e rischi di transizione, che differiscono rispetto al tipo di minaccia che rappresentano.
I rischi fisici riflettono l'impatto del cambiamento climatico sulla realtà fisica – ovvero effetti cronici e acuti di tipo diretto dovuti al climate change;
i rischi di transizione emergono dalle sfide e dalle opportunità legate alla risposta globale al cambiamento climatico e sono dovuti al processo di adattamento delle imprese e della società verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
- I rischi sociali riguardano le relazioni con dipendenti, fornitori, clienti e comunità locali, e includono temi quali condizioni di lavoro, salute e sicurezza, inclusione, diversità e diritti umani. La mancata gestione di questi rischi può tradursi in una diminuzione della produttività causata da elevati tassi di turnover all’interno dell’organizzazione, mancanza di competenze, conflitti sociali e perdita di fiducia da parte degli stakeholder.
- I rischi di governance riguardano questioni quali aspetti quali la trasparenza, la gestione etica dell’impresa, la conformità normativa e la responsabilità decisionale del management rispetto alle questioni in grado d’influenzare la vita all’esterno dell’organizzazione. Un’inefficiente gestione della propria governance può portare a scandali aziendali, azioni legali e calo del valore per gli investitori, oltre a possibili inefficienze a livello di processi interni.
L’importanza dei rischi ESG per le organizzazioni
L’integrazione dei rischi ESG all’interno della propria strategia aziendale rappresenta oggi un elemento essenziale per garantire la sostenibilità e il successo a lungo termine, assumendo inoltre un’importanza crescente in proporzione all’aumento della complessità delle organizzazioni.
Una gestione efficace di questi fattori, infatti, contribuisce a proteggere e migliorare la reputazione aziendale e le performance ESG, con conseguenti vantaggi competitivi per l’organizzazione, quali l’attrazione di investitori e un miglior accesso al capitale finanziario, grazie al ricorso a particolari forme di finanziamento, quali ad esempio Sustainability-Linked Loans (SLL), Green o Sustainability Bonds, linee di credito connesse a rating ESG, etc.
Sul piano operativo, l’analisi dei rischi ESG consente inoltre un miglioramento complessivo della gestione dei rischi, identificando vulnerabilità e opportunità strategiche, da gestire all’interno del proprio sistema di Risk Management aziendale. Questo approccio permette di garantire la compliance rispetto alle crescenti pressioni normative, sia quelli attuali, come la Direttiva CSRD (vd. infra, “L’impatto della CSRD nella gestione dei rischi ESG”), sia quelle future, come la Direttiva CSDDD, riducendo i rischi lungo la catena del valore nonché il rischio di sanzioni per l’impresa.
Infine, l’attenzione ai rischi ESG contribuisce a rafforzare la resilienza organizzativa e a garantire la sostenibilità dell’impresa nel lungo periodo. Le aziende che adottano un approccio proattivo in questo ambito non solo sono in grado di minimizzare le minacce potenziali, ma anche di capitalizzare nuove opportunità presenti sul mercato, consolidando la propria posizione competitiva.
Identificazione e gestione dei rischi rilevanti
Il processo di individuazione dei rischi ESG richiede un approccio strutturato e multidimensionale, che necessita un’elevata conoscenza delle dinamiche aziendali oltre che di un’ampia comprensione del contesto esterno nel quale l’impresa si muove.
Un passaggio chiave in questo percorso è la mappatura dei rischi lungo l’intera value chain, dall’estrazione delle materie prime alla distribuzione finale di prodotti e servizi, includendo tutte le fasi intermedie. Questo consente di individuare punti critici che potrebbero generare impatti negativi in termini ambientali, sociali o di governance, garantendo una visione completa delle interconnessioni e delle responsabilità in capo all’azienda.
Uno strumento essenziale a tal fine è rappresentato dall’analisi del contesto, che tenga conto delle caratteristiche specifiche del settore di riferimento, delle normative applicabili e delle tendenze globali che si stanno affermando in tema di sostenibilità.
È inoltre fondamentale effettuare un coinvolgimento degli stakeholder, diretto o indiretto, in quanto la collaborazione e l’ascolto di dipendenti, fornitori, clienti, investitori e comunità locali, permette di comprendere aspettative, bisogni e potenziali aree di rischio che altrimenti farebbero fatica ad emergere. Questo dialogo facilita la raccolta di dati pertinenti e promuove un approccio trasparente e inclusivo nella gestione dei propri rischi ESG.
Una volta individuati i rischi, la loro gestione richiede un approccio integrato che li colleghi strettamente alla strategia aziendale e alla pianificazione operativa. È fondamentale analizzare come questi rischi possano influenzare l'organizzazione, sia in termini negativi - come potenziali perdite finanziarie o danni reputazionali - sia in termini positivi - come opportunità di innovazione o vantaggi competitivi. L’impresa potrà a questo punto definire specifici piani d’azione per mitigarne l’impatto, prevedendo azioni specifiche per ciascuna area di riferimento (e.g. l'adozione di tecnologie sostenibili, la revisione delle politiche di approvvigionamento o il miglioramento della trasparenza nelle pratiche di governance, etc.).
In misura trasversale rispetto a quanto detto sinora, risulta indispensabile strutturare una solida governance preposta alle attività di risk management, che includa:
- ruoli e responsabilità chiari
- coinvolgimento del vertice aziendale
- processi di monitoraggio continuo.
Tale struttura deve essere in grado integrare i rischi ESG nelle decisioni aziendali, promuovendo una cultura organizzativa che monitori l’evoluzione dei rischi e riconoscendoli come elemento centrale dei propri processi.
L’impatto della CSRD nella gestione dei rischi ESG
L’introduzione della recente Direttiva CSRD, che amplia gli obblighi rispetto alla precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD), rappresenta un cambiamento significativo non solo nel panorama del reporting, ma anche nelle modalità con le quali le imprese devono pianificare le proprie strategie e modalità operative.
Tra i molteplici aspetti che la caratterizzano, la direttiva europea richiede che un maggior numero di organizzazioni analizzi e gestisca i propri rischi ESG in modo sistematico. Questo obbligo mira a garantire una maggiore trasparenza verso gli stakeholder e a incentivare un più solido approccio alla gestione dei rischi e delle opportunità legati alla sostenibilità.
Uno degli effetti tangibili di questa normativa sarà quindi quello di favorire la diffusione di processi e strumenti di Risk Management ESG tra le organizzazioni. La complessità di questo processo richiederà inoltre di sviluppare competenze specifiche, rendendo necessaria l’acquisizione di figure specializzate e l’affiancamento da parte di professionisti esterni in grado di guidarle nell’implementazione di modelli di gestione dei rischi ESG.
Il principale strumento attraverso il quale la CSRD richiede di raggiungere questo obiettivo è l’analisi di doppia materialità, che costituisce di fatto un accurato strumento di ESG Risk Management.
L’analisi richiede infatti l’individuazione e la valutazione di impatti, rischi ed opportunità, rendendo obbligatorio per la prima volta un approccio sistematico nella gestione dei rischi ESG. Nello specifico, mentre gli impatti da analizzare sono quelli che l’impresa genera verso l’esterno (prospettiva inside-out), i rischi e le opportunità riguardano l'impatto che i fattori esterni (ambientali, sociali e di governance) possono avere sull'organizzazione, influenzandone la performance finanziaria, la strategia e la resilienza a lungo termine.
Il supporto di Message nel processo di ESG Risk Management
In questo contesto articolato, Message si pone come un partner strategico per le organizzazioni, in grado di guidarle nel processo di adattamento alle nuove normative e di accompagnarle nella definizione di strumenti e processi di Risk Management ESG finalizzati in primis alla compliance ma anche e soprattutto all’individuazione degli aspetti strategici sui quali impostare le proprie strategie e politiche di sostenibilità.
Message offre un percorso completo e strutturato che si compone dei seguenti processi:
In conclusione, l'integrazione dei principi ESG nelle pratiche di risk management è diventata una componente imprescindibile per le aziende che desiderano affrontare le sfide moderne con un approccio responsabile. Un'efficace strategia di risk management ESG aiuta le organizzazioni a identificare e gestire i rischi emergenti, migliorando la resilienza a lungo termine e creando valore condiviso per tutti gli stakeholder. Con il crescente interesse verso la sostenibilità, le imprese che adotteranno una visione integrata e proattiva nel gestire i rischi ESG saranno meglio posizionate per prosperare in un futuro sempre più orientato alla responsabilità sociale e ambientale.
Message dispone delle competenze necessarie a offrire percorsi personalizzati e coerenti con le caratteristiche di ogni organizzazione.