Accessibilichè?

Questo ovviamente deve andare a impattare il modo in cui vengono progettati i prodotti, in modo da garantire un risultato non solo bello e funzionante ma anche fruibile ed esperibile da chiunque.

Da dove iniziare, dunque, per mettere l’accessibilità al centro?

Regole generali

A prescindere dal formato o dal supporto per il quale si sta progettando, ci sono degli aspetti fondamentali da controllare sempre.

1. Contrast ratio.
   Il contrasto tra sfondo e soggetto – che sia testo, immagine, icona o infografica - deve essere sufficientemente elevato da essere percepito anche in caso di deficit visivi. Esistono dei tool appositi per verificare questo aspetto, che calcolano il rapporto tra le due cromie e restituiscono un valore: per garantire un buon livello di accessibilità questo deve essere uguale o superiore a 5.

2. Colori.
   Anche i singoli colori devono passare al vaglio degli appositi strumenti in modo da verificare che, oltre a garantire un buon contrastato una volta combinati, non entrino in conflitto tra loro creando problemi di interpretazione, ad esempio in caso di daltonismo.

3. Grandezza font.
   I caratteri troppo piccoli possono risultare di difficile lettura per chi è ipovedente o ha qualche disturbo dello spettro visivo, soprattutto a schermo. A seconda del font, è necessario verificare che anche la grandezza minima scelta per i testi sia chiaramente leggibile senza sforzo.

Esistono poi diverse norme aggiuntive, specifiche per formato o supporto, che vanno sommate a queste prime tre regole auree per ottenere un risultato ottimale.
 

File PDF

1. Impostazione del file mastro.
   Il file deve essere costruito e impostato utilizzando correttamente le pagine mastro, gli stili di paragrafo e di testo, la concatenazione dei testi, il collegamento delle immagini e delle tabelle.

2. Applicazione degli stili.
   Tutte le modifiche eccezionali alle impostazioni del testo (colori, spaziature, bold, …) rischierebbero di interferire con la comprensione della gerarchia da parte degli strumenti di lettura; non è quindi possibile operare variazioni locali.

3. Descrizione testuale delle immagini.
   Tutte le immagini presenti, che siano fotografiche o grafiche (ad esempio grafici e infografiche), devono contenere nei metadati la propria esemplificazione testuale in modo da permettere agli screen reader di descriverle. Fanno eccezione le immagini per le quali è già presente nel testo immediatamente adiacente la descrizione puntuale.

4. Impostazione delle tabelle.
   Per il modo in cui gli screen reader leggono gli elementi in pagina - ovvero in sequenza dall’alto al basso e da sinistra a destra - non è possibile unire più celle e né lasciare celle vuote nelle tabelle. Questa indicazione potrebbe andare in conflitto con le direttive di alcuni enti regolatori, che richiedono l’esposizione dei dati in una determinata configurazione; è quindi necessario conoscere in anticipo questo vincolo, in modo da studiare una soluzione alternativa o rendere esplicito il limite all’interno del documento.

Web

1. Descrizione testuale delle immagini.
   Come per i file in formato PDF, anche nel mondo del web tutte le immagini presenti devono contenere il tag alt text (ovvero la propria trasposizione testuale) per permettere agli screen reader di descriverle.

2. Animazioni.
   Le animazioni, anche le più semplici (come ad esempio gli effetti di entrata), rischiano di creare problematiche di leggibilità e fruizione della pagina web e non è quindi possibile utilizzarle.

3. Navigazione con tastiera.
   Dal punto di vista tecnico, è fondamentale programmare il sito in modo che sia possibile navigarlo anche solo utilizzando la tastiera, senza l’ausilio del mouse.

4. Corretta UX.
   La UX deve essere studiata in modo da essere semplice e chiara, per evitare di rendere macchinosa la navigazione o i contenuti troppo complessi da raggiungere.

Video

1. Tempi di lettura.
   È necessario calibrare bene i tempi di permanenza dei testi sullo schermo, in modo da permetterne una lettura chiara e per intero.

2. Sottotitoli.
   Tutti gli elementi grafici presenti sullo schermo devono tenere conto dello spazio che verrà occupato dai sottotitoli, senza ingombrarlo e comprometterne la leggibilità.

3. Audiodescrizione.
   È importante anche prevedere la presenza dell’audiodescrizione, ovvero una voce che descriva tutti gli elementi utili presenti nelle varie scene del video, specialmente i testi o eventuali dati salienti.

E poi?

La prevedibile evoluzione di questo percorso verso l’accessibilità dei diversi media è che anche il contenuto e la struttura dei documenti stessi cerchino di:

• essere comprensibili dal più vasto numero di persone possibili;
• tenere conto del maggior numero di soggettività possibili;
• non ledere alcuna sensibilità.

Rendere, insomma, la UX un tema che va oltre la forma e tocca il contenuto, arrivando a coniugare aspetto e messaggio in un’unica logica di facilità di consultazione e gentilezza di espressione: l’inclusività al servizio della massima trasparenza e dell’usabilità.