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Il Formato Unico Elettronico Europeo (ESEF): uno sguardo da vicino

Alcune domande che ancora ci tormentano, per capire finalmente come muoversi in questo campo.

ESEF
Il Formato Unico Elettronico Europeo (ESEF): uno sguardo da vicino
10 Gennaio 2023

Nel primo anno di applicazione del formato unico elettronico europeo (ESEF) per le Relazioni Finanziarie Annuali, alle società quotate sui mercati regolamentati (Euronext ed Euronext STAR) era soltanto richiesto di taggare i prospetti principali di Bilancio Consolidato. Tuttavia, a seguito delle recenti modifiche, le società che redigono il Bilancio dovranno adeguarsi ai nuovi requisiti per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022. La nuova sfida del 2023 è rappresentata dalla cosiddetta "taggatura a text block" delle note, che può avere un impatto significativo sul processo di pubblicazione e deposito. 

Ne parliamo con Carlo De Sanctis, Amministratore Delegato di Amana Italia.
Amana è leader in Europa nello sviluppo di progetti in ambito XBRL. I software XBRL di AMANA sono usati da centinaia di aziende europee per generare e processare migliaia di report XBRL ogni anno.

«Per gli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022 o successivamente, la taggatura a text block diventerà obbligatoria. Di conseguenza, l'intera sezione della Nota Integrativa Consolidata dovrà essere taggata per la prima volta con i cosiddetti “text block”. Le taggature richieste si trovano nell'Allegato II del Regolamento ESEF (EUR-Lex - 02019R0815-20220101 - IT - EUR-Lex (europa.eu). 
I singoli principi contabili, le singole note e le informazioni descritte nei paragrafi devono essere taggati con gli elementi presenti nell’Allegato II. È importante considerare l’ultima versione dell’ESEF Reporting Manual 2022, poiché l'elenco è stato aggiornato con nuovi elementi.»

Qual è l‘obiettivo del regolamento ESEF?

«L‘obiettivo del nuovo formato di reporting è quello di garantire l’uniformità e la massima trasparenza nella valutazione delle Relazioni Finanziarie tra le società quotate sui mercati regolamentati europei.
Le società sono ora comparabili indipendentemente dalla struttura, dalla lingua e dal formato del proprio Bilancio, che deve essere pubblicato in formato xHTML, il PDF infatti non è più il formato ufficiale di pubblicazione e deposito.»

Cos‘è iXBRL?

«eXtensible Business Reporting Language (XBRL) è un linguaggio basato su XML usato per standardizzare il flusso di informazioni finanziarie dagli emittenti agli stakeholders. 
Inline XBRL (iXBRL) rappresenta un ulteriore sviluppo di XBRL, i dati sono infatti leggibili sui Browser Web e sono quindi leggibili sia dall‘uomo che dalla macchina. 
I prospetti principali di Bilancio Consolidato e la Nota Integrativa sono taggati con la tassonomia IFRS standard, rendendo possibile la loro chiara identificazione e comparabilità tra società, settori e Paesi diversi.»

Il nuovo formato xHTML comporta delle rinunce dal punto di vista della veste grafica dei Bilanci?

«Nel regolamento non sono menzionati vincoli dal punto di vista grafico, ma il formato di pubblicazione deve essere xHTML.
La gran parte delle soluzioni software per la produzione dei Bilanci nel nuovo formato supporta soltanto il formato Word come base di partenza per la conversione in xHTML, con evidenti limitazioni e rinunce dal punto di vista della comunicazione Corporate.
È fondamentale poter mantenere intatto il proprio Corporate Branding anche nella produzione di Bilanci nel nuovo formato, per questo motivo la scelta del software da utilizzare è di enorme importanza. Poter lavorare su un PDF impaginato con un layout grafico potrebbe fare la differenza verso gli stakeholders rispetto ai competitor che pubblicheranno Bilanci xHTML basati su Word.»
 

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